Confimi Industria Bari punta sul Cile e lo fa attraverso una proficua collaborazione con l’Ambasciata cilena in Italia e l’agenzia di sviluppo ProChile. Confimi Industria Bari, Bat, Foggia promotrice di un incontro nella Camera di Commercio di Bari in collaborazione con le due istituzioni cilene, Dialogòi, Distretto Produttivo dell’Industria Culturale e PugliaPromozione.
In un articolo precedente abbiamo già parlato dell’incontro tra Molitecnica Sud e le istituzioni cilene, puoi leggere l’articolo qui.
“Quello che vogliamo fare oggi non è solo la presentazione del nostro Paese. Ma parlare di possibilità concrete per la crescita comune delle nostre piccole e medie industrie. Abbiamo le risorse, certo, ma voi avete la tecnologia, macchinari ad alto livello e la specializzazione degli addetti. Possiamo e dobbiamo unire i reciproci valori aggiunti. Penso sia necessario creare un consolato cileno qui a Bari che possa rappresentare un contesto sicuro e affidabile per facilitare gli investimenti e i flussi di persone. Siamo diventati curiosi verso la Puglia perché molte persone venivano qui, per scoprire questa terra, e vi si trasferivano definitivamente”.
Il Cile è uno dei Paesi più dinamici dell’America Latina. Attualmente conta 28 accordi commerciali di libero scambio con 64 mercati in tutto il mondo coprendo l’86.3% del PIL globale. Numeri che lo rendono una piattaforma strategica per raggiungere importanti sistemi economici come quelli latinoamericano e dell’area asiatica verso cui dirige circa il 30% delle esportazioni, escluso il rame.
“Porteremo le nostre aziende nel più tecnologico paese sudamericano e apriremo anche al turismo. Bari e la Puglia tutta è da sempre vocata agli scambi commerciali verso l’Est. Siamo colpevolmente miopi quando si tratta dell’Ovest. Ecco perché chiedo oggi al sistema regionale di accompagnare le nostre imprese a cogliere questa opportunità. Occorrerebbe valutare, per esempio, l’apertura di una rotta aerea verso la capitale cilena in vista di una prima missione imprenditoriale nel prossimo 2020. Potenziando, per Puglia e Cile, un settore oggi strategico e già ricco di riconoscimenti”.
A mantenere posizioni di leadership nello scenario globale contribuiscono naturalmente l’industria mineraria e forestale (rame e cellulosa risultano strategici per l’import italiano). Assieme a ben 29 categorie di prodotti tra cui uve, ciliegie e mirtilli freschi, prugne, filetti di salmone, filetti di trota, ricci di mare e alghe. Due economie complementari, quella italiana e cilena, perché all’importazione di materie prime (nocciole, noci, kiwi, cozze surgelate e legno compensato) risponde l’invio di macchinari ad alto valore aggiunto per le lavorazioni industriali, a cui fanno sponda l’indotto della logistica, impiantistica e costruzioni. Ancora le automobili, medicinali e cosmetici, ma anche carta, cartone grano e mais.
“Un quadro composito pertanto, le cui iniziative congiunte possono favorire lo sviluppo delle piccole medie imprese di entrambi i Paesi scambiando insieme a beni e prodotti, anche tecnologie e know–how in settori di interesse comune”. ProChile è un’istituzione incaricata di aumentare e diversificare le esportazioni del Paese sostenendo l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nonché promuovere l’immagine, l’innovazione e l’imprenditorialità.