Nell’articolo si descrivono le macchine che compongono il mulino, in particolare il laminatoio.
Abbiamo già parlato della macinazione a cilindri (puoi leggere a proposito della macinazione a cilindri qui). Il processo permette di rompere il chicco di grano, setacciare il prodotto e rimacinarlo per ottenere la farina. La macchina utilizzata per la rottura e la rimacina si chiama appunto laminatoio.
Già in tempi remoti, si sviluppavano sistemi di macinazione alternativi a quella a pietra (puoi leggere a proposito della macinazione a pietra qui) come il laminatoio.
Le prime notizie di una macchina in ferro che potesse macinare il grano risalgono all’epoca dell’imperatore Carlo V di Spagna. Nel 1500 egli ordinò la costruzione di macchine dotate di rulli macinanti.
Però solo dopo 150 anni nacquero macchine con due cilindri macinanti, simili ai laminatoi attuali. Queste erano usate come macchine singole ed erano in grado di schiacciare il grano.
Si intuì l’efficienza e la resa qualitativa della macinazione su più passaggi. Questo ha dato un grande slancio all’evoluzione del laminatoio che attorno al 1870 ha assunto le caratteristiche attuali.
Si evince che queste macchine mantengono alcune caratteristiche inalterate da circa 150 anni:
I moderni laminatoi presentano delle migliorie essenziali rispetto a quelli del passato:
Per quanto riguarda la realtà aziendale di Molitecnica Sud, il primo laminatoio costruito nel nostro stabilimento risale al 2005. Oggi siamo in grado di progettare e costruire non solo laminatoi di altissima qualità interamente prodotti in Italia, ma anche impianti di macinazione completi e adatti ad ogni esigenza. Per saperne di più sugli impianti molitori clicca qui.
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